Ma infatti, i voti che si possono dare a questa storia sono quelli, siamo nel "senza infamia nè lode", poi sta alla sensibilità di ognuno andare in una direzione o nell'altra.
La storia è scritta correttamente, non ci sono errori di trama, o enormi spiegoni/spieghini che appesantiscono la lettura, però al tempo stesso è evidente che questa è una storia che si legge velocemente e senza impegni (un po' come quella del mese scorso) e lascia poche cose al lettore.
Per quello credo che non ci sarà nessuno che griderà al capolavoro/disastro e più o meno tutti si orienteranno nella fascia di voti centrale.
Sinceramente avevo aspettative abbastanza alte per questo albo, perchè la possibilità di incubi psicologici in cui far naufragare Nathan è succulenta
gli incubi nel suo passato sono molteplici, la caduta di Urania, la guerra, la morte di Hadija, Andy, ma anche il rapporto irrisolto con Angela, i vari fallimenti, un mondo sacrificato per permettere ad un altro di vivere, o anche i semplici morti in azione in una vita da poliziotto/agente speciale. Invece non c'è niente di tutto questo, solo sagome brutte che esplodono e un vaghissimo riferimento a Laura ed Ann
.
Insomma è una storia il cui soggetto avrebbe tantissime possibilità, ma alla fine si sceglie una strada facile da percorrere e senza complicazioni, come se si avesse paura di osare e si propone una storia che va avanti di casualità in casualità, di deus ex machina in deus ex machina fino all'inevitabile finale.