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Azz. Quello che colpisce è la narrazione, secca, chirurgica, in alcuni casi quasi "oscena" (non mi viene termine migliore). Il mondo proposto da Medda è spietato e carico di violenza, l'unico che forse si illude è Sigmund, cioè non sembra illudersi, ma forse vuole. Nathan non scappa da questa regola, decisamente interessante è il fatto che Ann, nella sua mente, sovrapponga la sua figura a quella di Ned Mace, sono entrambi bestie feroci. Micro ipotesi narrativa Non è che, anche in questo caso, vedremo usato l'espediente del fumetto? Nathan è questo, ma Tony, Mike e Joe, usciti dal tempio di Shaolin, scrivono una serie prendendo ispirazione dalla figura del loro vecchio maestro, che loro hanno conosciuto in un momento di "serenità"? Comunque interessante il fatto che Nathan non sia assolutamente presentato qui come un eroe positivo, ma magari ci riflettiamo più avanti.
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