Il Dottore è stato "Michael Jordan prima di Michael Jordan", gli anni 70 nella pallacanestro, con l'afro portato orgogliosamente in campo (mentre tale Lew Alcindor rivendicava le origini nere e il rifiuto della cultura occidentale cambiando nome in Kareem Abdul Jabbar ).
O, se volete, incarna semplicemente il desiderio umano di fare quello che gli altri non possono, superando i confini e spostando i limiti, come la leggendaria "baseline move", il canestro fatto facendo passare la palla dove nessuno poteva arrivare, cioè fuori dal campo
Il povero Mark Landsberger (il difensore) è passato alla storia per questo filmato
Il "difetto" di questa storia è che il messaggio che l'autore vuol far passare prende il sopravvento sulla parte narrativa, che alla fine rimane un po' confusionaria e marginale rispetto alle (pur belle) riflessioni sull'arte e la vita in genere.
Questo secondo me porta a una certa sensazione di artificio che non dovrebbe esserci: il lettore non si immedesima in una storia che lo fa riflettere, ma assiste ad un autore che gli racconta le sue opinioni.
E forse questo sarà l'ultimo Nathan Never che comprerò perchè i prossimi non mi ispirano per niente.
Comunque tutto molto confuso, perchè sembrerebbe anche sempre la stessa conferenza in cui parla di arte. Inoltre per quale motivo va a stare in hotel Nathan ... E poi rimane l' ultima scena : chi caspita è quel robot ! Perchè si rivolge a lui ? E possibile che sia meglio di Sigmund per fare una ricerca del genere ?
Insomma nel finale mi pare una sceneggiatura un po' troppo "allegra" per i salti e le libertà che si prende ...
Impressione mia é che si giochi sui registri di vero/falso/assurdo perché
Il fatto che Nathan si trovi alla Bolton, poi in un hotel e poi di nuovo alla Bolton (senza che lui lo trovi strano). E come ultima scena, va in un bar (quello del quadro di Hopper tra l' altro) a parlare con un robot che gli deve cercare informazioni (?!?)
Se ho capito bene si tratta di due visite diverse, infatti nella seconda
E infatti qui Nathan dice che avrebbero dovuto essere espulsi, ma se la sono cavata per intercessione di Shea con una punizione che non finirà sui ruolini, a me sembra lo stesso episodio.
Però anche in questo albo si accenna ad una punizione lieve, come fu quella "originale", dubito che in caso di recidiva i nostri avrebbero potuto passarla liscia due volte.
Se non sbaglio abbiamo una vera e propria differenza fra universi qui: nella versione originale NN e Nash gareggiavano per stabilire chi doveva uscire con Laura, mentre qui sono la cosa è già avvenuta prima che Laura arrivi sulla stazione. Qui non sembra esserci l'infortunio alla gamba di Nash, e comunque da quello che vediamo Murdoch avrebbe dovuto apparire in qualche flashback de "l'ultima onda".
CITAZIONE (nathan snake @ 19/3/2018, 12:34)
CITAZIONE (UltimateLorenzo @ 19/3/2018, 11:57)
Io ora sono curioso di sapere come mai Nathan Snake ha votato Disastro.
boh
spero i moderatori tolgano il voto, perché come ho scritto prima non l'ho ancora letto e ci vorrà parecchio ancora
Però avrebbero potuto salvare una realtà nella quale Luke Sanders era ancora vivo, Havilland non era mai diventato cattivo, e Jack e April erano ancora nel nostro sistema solare...
Troppi stravolgimenti non sarebbero stati possibili perché al tempo in cui il 303 era in edicola c'erano tante altre storie già pronte o in cantiere avanzato e basate sul vecchio universo. Sono quelle che stiamo leggendo adesso. Se con il 303 avessero rivoluzionato il mondo di NN, queste storie sarebbero risultate non pubblicabili.
E una cosa già pagata all'autore e non pubblicabile non è bene (giusto per mettere i puntini sulle i)