ah ah ah...ciao cari, mi dilungherò un pochino nella risposta, spero abbiate la pazienza di leggere.
sì devo dire che avevo cominciato a disaffezionarmi prima del numero 82 e a un certo punto non ce l'ho fatta più, anche perché uscivano pubblicazioni parallele e spinoff in continuazione e stargli dietro cominciava a diventare un impegno "professionale".
Sono andato a rileggermi i primi numeri, per capire cos'era che mi attirasse ed ho trovato che alcuni albi invece sono assolutamente di alto livello, uno su tutti il numero 18 "L'abisso delle memorie" , dove la profondità dei dialoghi e la sceneggiatura scura e mai banale, si sposano perfettamente con i disegni pieni di espressività e altezza artistica, l'atmosfera che viene a crearsi è molto affascinante. Anche il numero 100 a mio avviso raggiunge un buon livello di testi.
Da un certo momento in poi si è deciso di optare per una solarità infantile e per dei siparietti "comici" che tolgono tutto il fascino del personaggio. Inoltre la morale che viene inserita spesso a fine storia mi fa sorgere la domanda "ma questo fumetto a quale fascia di età è indirizzato?", perché, mi chiedo, gli autori sentono il bisogno di dispensare certi insegnamenti da filosofia spicciola in stile Giovani Marmotte?...ho provato dispiacere, perché questa serie mi è sembrata un'occasione mancata. Nathan Never era nato come un personaggio dalle sfaccettature psicologiche interessanti e "realistiche", dopo è diventato un eroe da film hollywoodiano, dove si scherza anche quando sta per finire il mondo, dove un personaggio come Reiser/solomon darver passa dal cinismo più spietato, all'umanesimo smielato dei buonisti senza una continuità credibile, dove Branko va in giro per la città con una donna tigre che si comporta come una civetta adolescente.
Inoltre trovo che ci siano troppe parole, troppe spiegazioni, come se il lettore fosse un deficiente che non capisce le emozioni espresse dai disegni e ha bisogno che gli vengano chiarite in continuazione. Altra nota dolente è il modo in cui vengono citate le nozioni scientifiche: sul 303 addirittura si dice che il nucleo del Sole è composto di ossigeno!!! Ma che cazzo, queste cose si studiano in terza media. Fai un fumetto di fantascienza e non ti vai a leggere almeno su Wikipedia che il Sole è fatto di idrogeno che si trasforma in elio?!...cioè, mio nipote di 10 anni lo sa, gli sceneggiatori di Nathan Nevere no?!
I lati positivi del fumetto sono, ripeto, i disegni e la volontà di creare un Universo vasto, in cui quasi ogni albo è legato ad una Storia più ampia che si svolge nell'arco di tutta la serie e di tutti gli spin off. Queso aspetto l'ho trovato interessante e degno di rispetto, perché deve essere un lavorone immenso ed è ciò che mi fa andare avanti nella lettura, insieme con la curiosità di vedere negli ultimi 15 anni come è cambiato il modo di concepire il futuro in questo personaggio bonelliano.
Per quanto riguarda LEgs, dopo il terzo numero mi sono rifiutato di leggerlo, mi sembra un fumetto per bambine, veramente non ci trovo nulla di interessante, non mi trasmette alcuna sensazione, come quando leggo una rivista di arredamento. Nella mia mente ho pensato che il mio "tutto" comprendesse solo le serie dove in qualche modo è coinvolta l'intera Agenzia Alfa, Legs invece è diventato proprio un personaggio a se, con i suoi speciali e le sue collane parallele.
Comunque ho cambiato il "tutto" con "quasi tutto"...