390 - Orrore al New Path Lab, Novembre 2023 - Rigamonti/Boccanfuso

Il problema di questo albo è che riporta solo l'estetica, la patina esterna, diciamo, dei fantahorror che vuole imitare, ma non il nucleo interno. Per esempio se prendiamo il confronto con Aliens scontro finale (citato nell'editoriale) abbiamo che nell'albo manca una cosa fondamentale che in Aliens c'è, ovvero la ragazzina indifesa che mette Ripley in modalità "mamma-orsa" e rende la battaglia contro gli xenomorfi non solo una gara di sopravvivenza, ma una volontà di affermare alcuni valori del personaggio (famiglia etc...).

Nell'albo di NN tutto questo non c'è e ne ha sofferto la mancanza.

cominciato a leggere da 4/ 5 giorni e non ancora finito. l'albo ha ovviamente un linguaggio mutuato dai videogiochi, anche a livello di costruzione di trama e di personaggi.
alcuni passaggi stonano e la buttano in caciare a fronte dell'evento che vogliono narrare.
disegni ineccepibili.
sinceramente però questo albo non p la mia tazza del the e non lo voterò (per rispetto agli autori) nemmeno dopo ave finito di leggerlo. se mai lo finirò

Ma guarda che persino il RE videogioco (per non dire del film) era scritto meglio di quest'albo

finito di leggere, albo finito come un videogioco e tanti saluti

L'orrore per i lettori non è solo nel titolo.

Andiamo con ordine.

Salviamo la copertina di Giardo (buona ma non entusiasmante) ed i disegni di Boccanfuso (a tratti molto buoni, con delle incertezze però). Ambedue gli artisti al servizio del più squalificante (per il medium fumetto) albo che abbia letto negli ultimi anni. Zeppo di stereotipi, banalità e stupidaggini. Indegno per un prodotto Bonelli. Perdipiù con un uso del turpiloquio (non sto facendo il bacchettone, attenzione! ⚠️) inedito per l'editore milanese. Nessun progressismo o modernità ma assenza totale di supervisione.
Al novero:
- merda;
- figlio di puttana;
- bastardo (3 volte);
- palle.
Nathan che è rappresentato come gratuitamente offensivo e violento. Lo scrittore non conosce il personaggio dunque.
Un albo che è una schifezza, diciamolo!
Sceneggiato da Rigamonti quando aveva 12 anni.
Altrimenti non ha scusanti e cambiasse aria.
Brutta figura per Nathan Never, per la Bonelli e per il fumetto. Assist a chi ritiene la nona arte roba per teste di cazzo.

Ridateci i soldi.

Aggiungo che così lo sceneggiatore lo posso fare anche io.
Adesso mando un soggetto in Bonelli. Sicuramente mi assumono.

Questo albo è il manuale per giovani sceneggiatori : "come non si fa un fumetto".