Oh, finalmente un albo di esplorazione spaziale come piacciono a me.
Senza pianeti senzienti, allucinazioni o visioni del passato, alieni scimmiottanti comportamenti umani...
Mi è piaciuto tutto:
L'esplorazione del pianeta con lo scopo di studiarne le caratteristiche geografiche e geologiche, la flora e la fauna;
Le motivazioni affaristiche alla base degli investimenti per lo sfruttamento delle risorse (costruzione parco divertimenti, interessi scientifici, profitti personali, produzione di nuovi composti farmaceutici, scopi malavitosi della Yakuza);
La vera natura della indagine di Nathan (pag. 56-57), mandato sul pianeta non per l'ennesima missione di salvataggio, ma per svolgere un'inchiesta approfondita sulla vera natura degli esperimenti degli scienziati;
Come già detto da molti di voi, questa missione appare strettamente legata alle precedenti (NN&ASI3,378,379) e continua ad analizzare (pag. 26-28) gli obiettivi, il desiderio di conoscenza, i limiti che l'esplorazione spaziale comporta.
Per quanto riguarda la continuity dell'esplorazione, è vero che queste storie sembrano in contraddizione con quanto raccontato in G1:
1) i viaggi all'esterno del sistema solare cominciano solo dopo le Guerre Tecnobiologiche;
2) si utilizzano astronavi capaci di viaggiare a velocità superiori a quella della luce, per mezzo di micro buchi neri contenuti nei loro motori;
3) nella galassia non si trovano forme di vita evoluta e l'unica grande scoperta sarà quella dell'anomalia spazio-temporale (46-47).
Sappiamo però anche che la vita esiste su pianeti di altre galassie (122,201-202,Asteroide Argo) e quindi possiamo immaginare che i motori a curvatura possano permettere agli uomini di raggiungerle.
E il colpo di scena?
Beh... in attesa di un eventuale seguito, sposo l'idea di Korben e considero le strutture sotterranee come una ulteriore prova dell'esistenza degli Elohim (che questo sia il loro pianeta di origine?).
Infine un'ultima nota di colore per riprendere un tema a cui mi sono dedicato ultimamente:
Il Nathan che vediamo in questa storia sembra non essere mai tornato sulla Terra.
Dopo aver raggiunto la base di Solomon Darver (378) ha accettato di lavorare di nuovo con lui (379) per poi proseguire il suo viaggio...
Ciò rafforza l'idea che il Nathan presente sulla Terra sia in realtà il Nathan proveniente da un altro universo (380).