354 - La città del vento, Novembre 2020 - Vigna/Toffanetti

vero, fu una delusione totale soprattutto perchè dalla copertina mi ero illuso che la protagonista potesse essere logan

Ok grazie mille 😄... quindi è finita nel dimenticatoio!

eh si, in effetti la questione Logan, Andy Mister Alfa poteva offrire spunti interessantissimi. meglio averla abbandonata per avere nathan tassista e detective d'albergo

Ho trovato questa storia molto affascinante, anche se lo stampo resta più quello di un poliziesco e anche se è solo la prima parte di un'avventura doppia.

Mi è piaciuta molto l'atmosfera, sulla location di Trieste non ci si sofferma molto se non per far ruotare molti elementi attorno alle condizioni meteo. Credevo che da Nathan emergesse qualche riflessione su questa città antica, ma in fondo le cose che si raccontano sono molte e le pagine sono poche.

All'inizio mi sono sentito un po' disorientato dalla presenza di Janine e Darver in quella location europea (Lubiana), anche i dialoghi con Elania hanno un tono strano, senz'altro mi manca qualche elemento di continuity persa nel tempo. Ho avuto quasi la sensazione di trovarmi in un ennesimo e differente universo parallelo. Spero di sbagliarmi.

Personalmente ho trovato molte cose buone in questo albo e le promesse per una seconda parte interessante ci sono tutte, da tempo non ricordo due albi di fila di Nathan che mi hanno suscitato vivo interesse.

C'è una cosa che mi ha molto suggestionato:

Caxxarola, ma allora è davvero lei. Dopo tutto questo tempo vederla comparire solo mentre porta il tè, ignorata da tutti mi fa molto strano. Non so se ci sia qualche approccio prima nell'albo ma spero di sì.

Comunque mi ricordo che Reiser/Darver la reputava fondamentale e mi pare facesse qualcosa di più della mera segretaria.

Finalmente sono rientrato nel mondo di Nathan Never. Non so quanti anni sono passati dall'ultima volta. Tutto grazie agli splendidi disegni di toffanetti.le sue atmosfere Noir piovose gettano atmosfera a iosa. Non ricordo un suo numero così libero di spezzare la gabbia bonelliana. Risultato da hola nello stadio.
L'unico appunto che posso fare è sulla rappresentazione attuale della tecnologia che è praticamente la stessa che raffigurava nei primi numeri. Ma sei il classico sul robot funziona non lo fa con un computer portatili e chiavette.
La storia è un classico Noir con intrigo politico e cospirazione che si lega anche ad eventiti visti negli ultimi Albi
Un Vigna solido con ottimi dialoghi servito da disegni finalmente all'altezza fanno promuovere questa prima parte e fanno venir voglia di leggere la seconda.

Vabbeh, qualcuno ha rubato l'account di Sbù e ci vuole fare uno scherzo...

Prenditi le tue responsabilità