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| Bello! Ci sono, come sempre, delle cose da rivedere (qualche dida di troppo in Perniola e le tette di Betty grandemente esagerate) ma, aldilà di continuity e robe varie, è una storia che mi è piaciuta in quanto tale. Una storia generazionale, che tocca tutti i temi più universali (bene/male, giusto/sbagliato, istinto/ragione, amore/odio, maturazione/involuzione) e nel quale il SESSO fa da nodo gordiano (o epicentro). Il sesso. In un fumetto Bonelli. Su uno spin-off. Sesso nella sua totalità, sia chiaro: istinto (prima storia), necessità (seconda), desiderio di completarsi nell'Altro (terza). Tematiche da manga, e non a caso qui ho rivisto alcune "giapponesità" che mancavano da molto, a cominciare dalla Città simile a quella dei vecchi tempi fin dalla copertina (dove io leggo anche un "fuck", vabbè). Infatti mi sembra giusto che il prossimo sia di Dall'Oglio.
Magari è questa la storia di cui parlava Serra nell'intervista apocalittica sull'omosessualità, anche se mi ero fatto l'idea che il personaggio cui si riferiva fosse l'UQ.
Certo in sostanza è un romanzo young adult come tanti, però a me commuovono sempre le storie sull'innocenza perduta.
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