| altrove è sicuramente peggio: l'Italia è una delle poche isole felici del fumetto nel mondo, seconda solo al Giappone. Mi spiego: in America si vende poco di più, ma con molte più testate e una popolazione almeno dieci volte superiore a quella italiana. Se è vero che il Batman di Jim Lee è arrivato a vendere un milione di copie, è pur vero che quello resta un caso isolato. Amazing Spider-Man, una delle testate più solide e vendute, si attesta su una media di 160.000 copie al mese. Meno di Dylan Dog (e teniamo presente, please, che i fumetti stampati in America sono venduti anche in Inghilterra e Canada. Non so se, addirittura, siano venduti in Australia, ma potrebbe essere. E, questo, per limitarci ai paesi dove la lingua ufficiale è l'inglese e, quindi, non servono traduzioni o riedizioni. Credo che, per restare all'esempio, in Italia si vendano almeno 2/300 copie di Amazing Spider Man al mese. Poi ci sono la Francia, la Spagna, la Germania, eccetera, eccetera, eccetera...). La Francia è un caso a parte: la Bedè gode di un'alta considerazione ed i volumi vendono anche qualche milione di copie. Ma sempre se restiamo ai "mostri sacri" (Asterix, Lucky Luke, XIII, Blake e Mortimer....). Bisogna tener presente che i fumetti, in Francia, costano di media 12 euro (48 o 64 pagine, a colori, con copertina cartonata). Il fumetto "popolare" (gli albi americani costano 3 dollari l'uno, i bonelli due euro e cinquanta) resiste soltanto in Giappone e in Italia. Sergio Bonelli è un editore di caratura mondiale e, nonostante qualche sua fissazione, bisognerebbe ringraziarlo ogni volta che ci si reca in edicola....
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