Stavolta stò dalla parte di Sara. Vedi dialogo sulla spiaggia. Cioè, ti fai i cxx tuoi per mesi, vai in posti assurdi per missioni assurde, il lavoro è comunque sempre sopra a tutto; non puoi pretendere che lei ti aspetti sempre a gambe aperte sotto il "portico""!! O che sia li per consolarti, " Povero Nathan, ti hanno fatto la bua i cattivi, vieni che ci penso io..." Dai..
Che Sara fosse tutto, tranne che una gheisha, Nathan dovrebbe ormai averlo capito da un pezzo. Per cui meno male che è finita. E con Sara, che forse è l'unica con le palle in questo momento, che ha deciso di troncare.
Il Nathan che dipinge Medda mi piace poco, stanco, depresso più del solito, palloso, davvero invecchiato.
Ci vuole proprio una scossa.
Basterà l'addio di Sara per svegliarlo un pò?
La storia comunque è piacevole e scorre via bene perchè Medda è bravo nei dialoghi, sempre freschi, mai banali, bravo nel caratterizzare i personaggi, anche se il tutto è un pò "debolino", la corazza delle tartarughe ninja, la guardia del corpo di Sara che si capisce subito che è corrotta, la vecchia hippy che si capisce subito schianterà per salvare la bestiaccia...Comunque un albo a suo modo storico perchè Sara si leva di torno. Almeno fino alla prossima volta...