|
|
| Il modo di narrare la storia "a pettine" è un' elemento che ti fa stare attento e gustare la trama fino alla fine, e per l'inizio, avere una Janine che ultimamente fa da "cicerone" è un'idea che sfrutta bene il suo personaggio. Piacevoli i riferimenti a Star Trek (che manco li cito per ovvietà) Ritengo che quest'albo è stato costruito da Vigna riassumendo tutto su una risposta che Nathan dà alla giornalista: "Preferisco che, leggendo il libro,ognuno tragga le sue proprie conclusioni" Vigna, (che in quel momento è Nathan) in sostanza, ci dice che possiamo trarre le nostre domande e le nostre risposte. Sotto quest' ottica, tanti dubbi che molti hanno sottolineato, credo vadano a sparire, nel senso che ci possiamo dare le risposte che più ci soddisfano, ma siamo al limite dell' autocompiacimento così.
Il viaggio sul pianeta "terra2" è onirico: Nathan lo ha visto? O meglio, i 2 cervelli gliel'hanno raccontato? Perché il dubbio è forte, almeno, io non sono riuscito ancora a capire se la nave ha veramente abbandonato il settore di Venere ed al ritorno si è disintegrata, e questo è assodato, con tanto di testimoni di recupero, oppure si è disintegrata SUL POSTO e i due piloti hanno viaggiato, con l'uso dei farmaci iniettati addietro, con il pensiero usando l'astronave solamente come laboratorio. In fondo, durante i corsi di addestramento, gli è stato spiegato che le "droghe" servivano per esperimenti alla velocità della luce, e a questo tutti credevano... ma se il progetto fosse stato più ambizioso e si fosse puntato direttamente al pensiero, che è più veloce della luce (parlo per assurdo)? In fondo, dove sono stati veramente? Hanno corso pericoli creati dalle loro menti, ed ad un certo punto lo riconoscono pure. Qui, secondo me, si gioca tutto l'albo. I disegni non mi hanno emozionato moltissimo, tranne quello grande a pag. 54, ben fatto. Chi si ricorda di Irina? Edited by danilo.tiamat - 19/7/2010, 22:23
|
| |