| Di solito, nei forum, gli appassionati intervistano gli autori dei loro fumetti preferiti, ma, dato che il NNForum più che un forum di appassionati è un covo di evasi dal manicomio (però appassionati), ecco che il NNForum non va ad intervistare i soliti autori, con le solite succose anticipazioni, i soliti stuzzicanti retroscena, le solite affascinanti ispirazioni e confessioni. No, il NNForum stavolta cita D'Annunzio e osa l'inosabile. Ed ecco perchè, anzichè la solita intervista all'Autore, vi propone una inedita e sconcertante intervista ad una figura fondamentale ma spesso dimenticata, il Lettore.
Intervistatore:Eccoci qua. Lei è una figura fondamentale, lo sa?
Lettore:Eccome, se lo so! Sono gli autori a non saperlo.
Intervistatore:Non dica così. Sa che non è vero.
Lettore:No, non è vero. Ma non sarei Lettore se non lo dicessi.
Intervistatore:Perchè voi, Autore e Lettore, siete come cane e gatto.
Lettore:O come topo e elefante. O come Willy il Coyote e BipBip. O come i fiorentini e i romani.
Intervistatore:Quest'ultimi li conosce bene, eh eh.
Lettore:Purtroppo sì.
Intervistatore:Lei da che parte sta?
Lettore:Io sto nel mezzo, come la Verità.
I.:Frase banale.
L.:Sono un Lettore, io vivo di frasi banali. Ma quelle frasi banali le ho tratte dai fumetti che ho letto.
I.:Mi sta dicendo che i fumetti sono banali?
L.:Quelli di oggi sì. Lo sanno tutti.
I.:Oh, andiamo! Non mi dirà che Lei è uno di quelli che pensa che i fumetti di una volta erano più belli, ecc.ecc.?
L.:Sono un Lettore, devo pensarlo. Altrimenti sarei un Critico.
I.:Uhm. Le piace Nathan Never?
L.:Dipende.
I.:Da cosa?
L.:Se me lo chiede da un punto di vista storico, tematico, seriale o antologico.
I.:Storico.
L.:Sì.
I.:Tematico.
L.:A volte.
I.:Seriale.
L.:No.
I.:Antologico.
L.:Non so che vuol dire.
I.:Che ne so io? L'ha detto Lei!
L.:Oh, io sono un Lettore. Non so quello che dico. Cambio idea nel giro di due secondi. Però sono molto coerente.
I.:Anche Nathan Never lo è.
L.:Mmmsè.
I.:Beh, il personaggio è rimasto lo stesso di diciott'anni fa.
L.:Ha sparato a Andy. Non è più lo stesso.
I.:Si spieghi.
L.:Il vecchio Nat non l'avrebbe mai fatto.
I.:Beh, ma il povero Nat ne ha passate di tutti i colori, che pretendeva? Che rimanesse il solito boccalone pirla buono come il pane?
L.:La scaratterizzazione del personaggio è la peggiore delle torture che un Lettore può subire.
I.:Ma Nathan non è scaratterizzato, è evoluto col tempo.
L.:Io, quand'ero ragazzino, leggevo "La Pimpa" e sognavo di diventare un cane con il morbillo e di parlare con la lingua di fuori. Oggi leggo "Iron Man" e sogno di avere un'armatura bionica e di intrattenere rapporti con il Governo e con i militari.
I.:........e quindi?
L.:C'è evoluzione e evoluzione. La mia è un'evoluzione cosciente, oserei dire "innata". Sono cresciuto, ho modificato alcuni piccoli modi di ragionare, ma in fondo sono sempre uguale a me stesso.
I.:Mi permetto di dubitare.
L.:Ma no, ragioni, su. "La Pimpa" e "Iron Man", e anche "Nathan Never", sono la stessa cosa, rappresentano i medesimi ideali.
I.:E cioè?
L.:Sono di destra. Tutti e tre.
I.:Questa dove l'ha letta? Sul forum di Comicus?
L.:Oh, lo legge anche Lei?
I.:Solo lì avrebbe potuto leggere una cosa simile.
L.:No, ma a parte tutto, il concetto è vero. Tutti i fumetti sono di destra.
I.:E Dylan Dog?
L.:Tsè! Quello, poi...!!
I.:Ma se lo leggeva anche Bertinotti?!
L.:Appunto.
I.:.
L.:Ok, forse è stato di sinistra per un po'. Ma da molti anni è di destra. Oddio, qualche fumetto di sinistra c'è ancora, ma è poca roba, conta poco.
I.:Tipo?
L.:Ken Parker. Il Martin Mystère degli ultimi anni. Caravan. Nathan Never. Insomma, quelli che legge GGP.
I.:Prima ha detto che Nathan Never è di destra.
L.:Nathan Never è sia di destra che di sinistra. E' come il Pd...un caso particolare. Dipende da chi lo controlla.
I.:E si ritorna al concetto della mala gestione.
L.:Eh, purtroppo sì.
I.:Lei chi preferisce, fra gli autori storici della testata?
L.:Ognuno ha il suo modo di intendere il personaggio, e ognuno è valido. Solo che tanti motivi validi, messi insieme, ne fanno uno sulla sedia a rotelle (cioè invalido..ah ah).
I.:Serra controlla scrupolosamente ogni albo prima dell'uscita.
L.:Serra è impegnato con "Greystorm" da molto tempo.
I.:Vietti è molto attento alla continuity.
L.:Vietti scrive come un forsennato, non ha tempo per controllare.
I.:La redazione, allora. Topolino67 ne è un esempio lampante.
L.:Oh, ma Topolino67 l'hanno rapito gli alieni! (ride)
I.:Gli alieni?
L.:Già.
I.:Fonte? Forum di Comicus?
L.:No, Voyager. Lo conduce il vice-direttore di RaiDue, quindi è roba seria.
I.:Insomma, qualcuno la controllerà questa testata!
L.:Certo, il forum serve proprio a quello.
I.:Lei dice?
L.:Lo dico, lo dico. A che altro servirebbe, sennò? A far sì che Serlon parli male del Governo? Mannò.
I.:Gli aspetti del NNForum che più Le garbano.
L.:Le tag in cui Vivaelleon dice di aver scoreggiato. Mi fanno tanto ridere! Ma anche vedere Zed andare ot e poi essere richiamato da Nemon è una cosa goduriosa. Anzi, per essere precisi, è lol.
I.:E la fantascienza? Non Le interessa?
L.:La fantascienza non esiste.
I.:In che senso?
L.:Nel senso che non esiste.
I.:Ma, mi scusi, e Asimov? E Bradbury? E, che ne so, Philip Dick?
L.:La Mondadori mette Asimov e Bradbury nei "Classici Moderni", non nei "Classici fantascienza" o come si chiamano. Quanto a uno che si faceva di LSD e si chiamava Filippo Pene, beh..mi permetti di dubitare un poco.
I.:Non riesco a crederci. E Star Wars?
L.:E' un fantasy.
I.:E Ritorno al futuro?? E Alien? E Blade Runner? Non mi dica che non sono opere di fantascienza.
L.:Rispettivamente una favoletta, un horror e un noir condito da contorni di esistenzialismo problematico. Inseriti in contesti definibili, quelli sì, fantascientifici.
I.:E' riduttivo sminuire la fantascienza all'ambientazione.
L.:L'altro giorno sono andato alla lavanderia a gettone, e, guardi qui, i vestiti mi si sono accorciati di una taglia, minimo.
I.:E questo cosa c'entra?
L.:Beh, anche questo è riduttivo. Ah! Ah!
I.:Sono perplesso.
L.:No, mi scusi. E' che il discorso stava diventando troppo costruttivo per i miei gusti. Io quando leggo Nathan Never voglio svagarmi, non vado a guardare che ora segna l'orologio di Nathan.
I.:Che ora segna?
L.:Le otto e sedic..ops.
I.:Mmm. Sono dubbioso. Ma a Lei piace ancora il fumetto?
L.:Quale?
I.:Prima in generale, e poi, in particolare, NN.
L.:Prima NN. Lo compro da quando avevo 13 anni. Oggi ne ho 31, e non mi sconfinfera più come una volta. E non mi dica che è per via dell'età. A 3 anni non potevo sopportare la minestrina e, indovini un po'? Su, indovini.
I.:Boh..presumo che non Le piaccia nemmeno oggi.
L.:No, la trovo gustosissima, soprattutto quelle surgelate. Però non si può comparare "Nathan Never" ad una minestrina, semmai ad un minestrone, con tutte queste sottotrame aperte e non chiuse..che è una cosa che non mi piace proprio. Però non lo abbandono.
I.:Ma se non Le piace, perchè continua a comprarlo? Per affezione?
L.:Per affezione, ma soprattutto per parlarne male sul forum. Altrimenti, va bene l'affezione, ma avrei già smesso di comprarlo.
I.:Pacifico. Quanto al mondo fumettistico in generale, ci dica la sua. Le piace?
L.:Il fumetto in generale non molto, secondo me è in crisi. In realtà lo è da qualche anno.
I.:A cosa è dovuta, secondo Lei?
L.:Lei si aspetta che io Le risponda che è colpa dei manga, vero?
I.:Beh, molti lo pensano. Strappano i giovani lettori dalle produzioni occidentali.
L.:Invece, secondo me, è colpa del fumetto franco-belga.
I.:Franco-belga?
L.:Ma sì, ci pensi bene. Chi se lo fila più il fumetto franco-belga? Eppure, continua ad uscire. E non esce in edicola, ma in libreria, dove costa un botto di soldi ma, ciò nonostante, fa vendite altissime. Però bisogna dire che lì hanno i francesi, che sono intellettuali e, soprattutto, sono tanti. Ma quanti sono 'sti francesi? Stanno dappertutto..mamma che fastidio. E stanno sempre a comprarsi i loro fumetti, sempre gli stessi, eh, TinTin, BlakeEtMortimer, Moebius, Asterix..li avranno letti due milioni di volte, li sanno a memoria, ma ancora se li comprano. Dovremmo fare così anche noi.
I.:In Italia non siamo intellettuali, i libri (anche a fumetti) prendono la polvere sugli scaffali. Infatti sono nate le collane allegate ai quotidiani, che fanno un sacco di soldi.
L.:Bravo! Lì La volevo. Sono libri, ben fatti e ben curati. Ok, pubblicheranno storie monche o antologie con 5 storie di un personaggio e 1 di un altro quando dovrebbero fare il contrario, però, almeno, non sono i soliti albi fuori moda; costano il giusto, non escono in libreria (dove, come dice giustamente, prenderebbero la polvere) ma in edicola, così spariscono subito e la gente, quando esce il numero nuovo, può dimenticarsi il precedente. Alla gente piace dimenticare, è triste, ma è così: non prendiamoci in giro. Altrimenti al governo non ci stava ancora chi c'è oggi. Inoltre, queste collane spesso - non sempre, perchè in fondo la moda ha preso piede da poco - riciclano le stesse cose. Come in Francia. Ecco perchè vendono molto.
I.:Quindi Lei cosa propone?
L.:La mia idea è:basta con la solita distinzione fumetto popolare/d'autore, cioè da edicola/da libreria. Facciamo il fumetto da libreria..in edicola. Che tradotto diventa:pubblichiamo le serie inedite in volumi e le alleghiamo ai quotidiani. Pensi che figata sarebbe, vai in edicola, compri "La repubblica" o "Il Fatto quotidiano" (sempre se ci saranno ancora, ovvio) e, per 2 euro e 70 in più, anche il nuovo "Tex" o il nuovo "Nathan Never". Informazione e avventura al tempo stesso! E' l'evoluzione delle strisce dei syndicates americani, che uscivano sui giornali. Prima si allegava la strip, domani si allegherà il volume/albo.
I.:E la qualità? Non ne risenterebbe, a sentirLa parlare.
L.:Perchè, oggi escono capolavori tutti i mesi? Molte serie che uscivano sui quotidiani oggi sono dei classici e vengono studiati a scuola (non so da chi nè dove, ma so che vengono studiati). E poi, casomai servissero, ci sono le miniserie.
I.:Ma una strip non è un albo.
L.:Una strip fatta con cura è un albo fatto con cura.
I.:Questa da dove viene?
L.:UbC.
I.:Capisco. Senta, ha parlato di miniserie. Le segue?
L.:Sì, le ho seguite tutte. Belle. Mi sono piaciute.
I.:Un giudizio sintetico su quelle uscite finora.
L.:Brad Barron:ripetitivo. Demian:brodo allungato. Volto Nascosto:Manfredi è molto bravo, il suo "Magico Vento" è la migliore serie degli ultimi 83 anni (no, scherzo, però è bello). Caravan:mah. Greystorm:speriamo bene.
I.:E meno male che Le sono piaciute.
L.:Sì, ma Le spiego. Prendiamo "Caravan", una a caso.
I.:Quando si dice la sorte.
L.:Compro il primo numero perchè, dice, ci sono delle misteriose nuvole che arrivano su Nest Point e la città dev'essere evacuata. Ora, io lo so benissimo che Medda è più interessato ai personaggi che alle storie, sono quasi vent'anni che leggo "Nathan Never" e ha sempre fatto così, però siamo al numero 5 e cosa sappiamo delle nuvole, a parte che sono fatte al computer? Niente. Secondo me è scorretto, non si fa così.
I.:Però Lei sapeva come scrive Medda.
L.:Non c'entra. Cioè, so che Serra - quando non sta male - è un appassionato di Verne e di mostriciattoli vari, quindi dalla sua miniserie non potevo aspettarmi "Doppio futuro". Sarebbe stato illogico.
I.:Con Medda, invece, non è illogico aspettarsi quello che non è abitudine di Medda scrivere.
L.:No, perchè Medda è uno che si contraddice sempre. Prima diceva di odiare gli autori che scrivono sui blog, e ora..
I.:Da la giusta chiave di lettura alla sua miniserie. E' una bella cosa.
L.:Non ho detto il contrario.
I.:Quindi Le piace "Caravan"?
L.:Finchè non si scopre cosa sono le nuvole strane, no.
I.:W la coerenza. I lettori dovrebbero essere tutti così.
L.:Esagerato. Basterebbe che fossero tutti come me.
I.:Che pensa del Nobel per la Pace a Obama?
L.:Sono disgustato, darlo a quel guerrafondaio abbronzato. Eh, ma sono anni che fanno così. Io lo darei a chi davvero non fa la guerra. Tipo a Roberto Micheletti. Poteva fare un colpo di stato violento, invece l'ha fatto senza spargimenti di sangue. Al giorno d'oggi, sono cose che andrebbero premiate.
I.:Come dicevo, W la coerenza.
L.:Hasta siempre!
I.:Siempre. Beh, come dicono i protagonisti di "Sentieri", abbiamo finito. Mi perdoni la battuta.
L.:Si figuri. E' una cosa triste, sa? La fine del sogno americano. Anche più della morte di Cap.
I.:Eh, proprio la stessa cosa.
L.:Già.
I.:.
L.:.
I.:Beh, allora La saluto. Arrivederci e grazie per la disponibilità.
L.:Grazie a Lei e un saluto a tutti gli amici del NNForum.
(l'Intervistatore e il NNforum si dissociano da qualsivoglia offesa, celata o palese che sia, contenuta nell'intervista)
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