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212 - Vittime e carnefici
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212 - Vittime e carnefici, Gennaio 2009 - Secchi/Olivares

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view post Posted on 11/1/2010, 21:57     +1   -1
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Eloym

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Mi è sembrato di leggere un albo celebrativo, di quelli che escono a colori... e che non stanno nel Dylan Dog Color Fest. :D
Una storia riflessiva e amara, con la vicenda di Blake che irrompe nella vita e nei pensieri di Nathan in maniera sconvolgente. Forse dopo aver letto questa storia mi è più chiaro l'umorismo di Nathan con Branko nell'ultimo Speciale.

Sara non riuscirà mai a diventarmi simpatica, men che meno adesso che ha spento freddamente i sogni di Nathan.

Buoni disegni di Olivares, anche se non mi sono piaciuti i troppi fondali fotografici.
Della copertina salvo soltanto il solito giaccone.
 
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MivkoVanMikko
view post Posted on 25/1/2011, 18:05     +1   -1




Ho letto a fatica i primi numeri, e avevo paura a leggere questo, che comprai perchè mi fu consigliato.
Mi ritrovo davanti al Capolavoro. Ma non il capolavoro di Nathan Never, questo non posso ancora dirlo, ma mi ritrovo a leggere uno dei fumetti più belli che abbia mai letto in vita mia.
Secchi non ci regala una semplice storia, ma un monologo teatrale che ci trascina dentro i pensieri di Nathan e che ci fa riflettere. Impossibile evitare di essere trascinati in tutto ciò.
Chi è più vittima o carneficie tra Nathan e Blake? Blake alla fine può essere considerato mostro? 10 e lode a Secchi che scrive questo albo da tramandare ai posteri e che sto facendo leggere a tutti i miei conoscenti. Un albo fenomenale, che non mi stancherei mai di lodare.
Olivares non è il disegnatore perfetto, ma ha lo stile più adatto per una serie come questa, e resta un grandissimo disegnatore. Va bene, qui la fantascienza non c'è, non ci sono velivoli che sparano a destra e a manca o robot, ma c'è la fantascienza dell'uomo che non riesce a fermarsi e a riflettere, la fantascienza dell'uomo che giudica, che non sa capire i suoi simili e se stesso, l'inettitudine che ci contraddistingue tutti. Una riflessione psicologica formidabile.
Un albo da avere. Un gioiello.
 
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view post Posted on 25/1/2011, 21:44     +1   -1
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Branko
view post Posted on 2/9/2011, 20:35     +1   -1




E' proprio vero che mai nulla va dato per scontato. Ieri sera ho aperto quest'albo di Nathan ( come di consueto faccio ogni sera da quasi un anno... ) e come prima cosa corro all'ultima pagina per vedere se la storia è autoconclusiva oppure ha un seguito ( nel secondo caso mi preparo psicologicamente per memorizzare quanto più possibile ) poi volo sull'afacom a leggere le infomazioni rilasciate da Janine Spengler ( O Antonio Serra che sia... :P :P io comunque continuo a preferire Janine ;) ;) ). Le anticipazioni parlando di una storia profonda e introspettiva legata al rapporto padri e figli e lì, non lo nascondo, un po' storco il naso... Quando si parla di figlioli, il vecchio Nat ha la pessima tendenza ad abbruttirsi e a cadere in depressione. Legggo solo allora dalla mano di chi nasce il plot ( per i disegni non ho avuto problemi, il tratto di Olivares è UNICO ) e scopro, piacevolmente che la storia è marcata da Riccardo Secchi, autore che già in passato avevo particlarmente apprezzato. Tiro un sospiro e comincio la lettura. Già dopo poche pagine mi rendo conto che la trama sembra celare qualcosa di profondo di intenso, un qualcosa che rievoca scene di un "remoto" passato quando Nathan si recava all'Asylum ad incontrare sua figlia Ann. Poi il colpo di scena. La trama ( anche se non orginalissima ) si colora di tinte fosce. I sentimenti prendono il posto delle parole, il lucido odio di un padre disperato sbrana anche i nostri cuori. L'incidente aereo prende l'aspetto di un ponte di pietra, come quelli delle calli veneziane, atto ad avvicinare due uomini apparentemente diversissimi ma lacerati da un comune dolore; due vite agli antipodi, due storie lontane anni luce l'una dall'altra, ma entrambe divorate lentamente dal dolore e da un profondo e cupo senso di vuoto. Una storia fatta di rimorsi, di occasioni mancate, di sogni irrealizzabili, di pentimenti... una storia che definirei FANTASTICA NELLA SUA TRAGICITA'. Una storia che ci regala non impavidi uomini d'azione o mefistofelici geni con piani di distruzione, bensì una favola moderna e amara come il fiele, che sin dalle prime battute si dimostra, tristemente, incapace di reglarci un lieto fine. Una storia di uomini disperati, una storia unica, una storia con uno spessore psicologico che non vedevo dai tempi de "Gli occhi di uno sconosciuto". Un plauso enorme al bravissimo Riccardo, capace, con solo 98 pagine, di realizzare una storia che definirei miliare non tanto per la saga, quanto per la psicologia di un personagio come Nathan, così contraddittorio e, inutile negarlo, così solo.

Bellissimi i disegni di Olivars, capaci come non mai di interpretare appieno la scena.

Voto complessivo : 10!!!
 
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view post Posted on 6/3/2012, 11:54     +1   -1
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Uomo Quantico

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Le emozioni che provo spesso di fronte a Nathan sono quasi le stesse di questa:



Questo è uno di quegli albi che faccio ancora fatica a commentare con le parole. Nathan è così diverso da me, eppure la sua storia mi smuove sempre
 
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Zed!
view post Posted on 6/3/2012, 13:20     +1   -1




ma siamo sicuri che dobbiamo tenercelo 'sto topic? :ph34r:
 
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view post Posted on 2/12/2015, 10:52     +1   -1
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Giudice del Tribunale Cosmico

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Votate secondo coscienza, ma sappiate che qualunque voto sotto l´8 avrá delle conseguenze -_-





:P

Edited by lonewolf10 - 2/12/2015, 11:12
 
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view post Posted on 2/12/2015, 20:39     +1   -1
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Ahia. Vedo che mi ero segnato un 7 per quest' albo ... ma abbiamo già constatato in passato che siamo sfasati di un voto sulle valutazioni, nel senso che sono più "parsimonioso", ecc. ecc. Per cui siamo a posto, giusto ? :fisch:
 
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view post Posted on 2/12/2015, 20:49     +1   -1
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Giudice del Tribunale Cosmico

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il COnsiglio dei Saggi si riunirá e ti fará sapere se siamo a posto o no <_<
 
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view post Posted on 16/11/2016, 22:21     +1   -1
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L'ho trovato interessante, introspettivo...bello, dai.
 
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view post Posted on 6/2/2017, 21:50     +1   -1
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Quanti di voi avrebbero visto volentieri il matrimonio fra sara e nathan?
 
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view post Posted on 6/2/2017, 23:12     +1   -1
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Ah ah
Ma sai, effettivamente nathan never nei momenti di quasi felicità lo disegnano spesso quasi come un demente rammollito, quindi forse è meglio che soffra, è più interessante.
Spero che in giorno si abbandoni il termine "musone" per dire che è perennemente depresso, magari si salirebbe dalla fascia d'età 10/13 almeno a quella 18/25.
 
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view post Posted on 2/8/2020, 11:41     +1   -1
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Wow che bomba che ha scritto Secchi, ci dovrebbe essere di più su Nn peccato!
La storia mi ha preso tantissimo soprattutto ho amato il finale e tutte le idee che sono state mischiate insieme favolose!!!
Voto 10
 
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view post Posted on 3/8/2020, 00:18     +1   -1
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Rileggendo anche il mio commento dell'epoca, mi viene da pensare che a volte noi neveriani ci siamo trascinati (ci trasciniamo?) nella lettura di tutti gli albi, nella speranza del ritorno di storie come questa. Ne valeva la pena. (Ne vale la pena?)
 
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view post Posted on 3/8/2020, 21:09     +1   -1
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Albo che mi ricordo bellissimo, e che non rileggo da troppo tempo. Rimedio a breve
 
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