bedoz |
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| a volte chiudi un albo di nathan never e rimani senza parole, rimani solo a guardare il soffitto in silenzio con qualcosa che ti pesa sullo stomaco come un macigno..un piccolo magone silenzioso...come una piccola deflagrazione di tante microcariche lungo la colonna vertebrale che ti squassano dentro e che ti fanno vibrare tutto...
Secchi ha toccato con dolcezza corde di lire e cetre che era parecchio che non sentivo pizzicare lasciando nella mia stanza vibrazioni che mi hanno emotivamente scosso...
non ho parole e non voglio sprecarne altre...
insomma se non si fosse capito..mi è piaciuto...mi è proprio piaciuto...
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