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| (fonte: Eurosport.it)
LA SENSINI E' TUTTA D'ARGENTO
Incredibile finale nel Windsurf olimpico: Alessandra spinge e conquista la vittoria di regata e l'argento: ma sull'esito della finale pesano (tanto per cambiare) le valutazioni dei giudici che penalizzando la spagnola Alabau consentono alla cinese Jian il recupero decisivo
Altre notizieL'ultima medaglia era il bronzo nella vela di Romero Collegati al nostro LIVE di giornata Arriva la ventesima medaglia per l"Italia: ed è quella di Alessandra Sensini. E' uno splendido sigillo d'argento che chiude la carriera della grossetana: la quarta medaglia olimpica dopo la sua quinta Olimpiade e che si aggiunge all'oro di Sydney e ai due bronzi di Atlanta e Atene.
E non ci sono davvero parole per descrivere la gara straordinaria che Alessandra ha affrontato nella medal race decisiva: seconda alla partenza alle spalle della cinese Jian, che ieri l'aveva scavalcata in classifica generale, Alessandra ha sofferto, attaccato e alla fine dominato la regata.
Pompando sul boma come una matta Alessandra ha controllato la gara fino alla prima strambata per poi prendere il comando della regata e rendere la sua vittoria un dato di fatto incontrovertibile. A questo punto toccava alle altre fare la propria corsa al podio. Dietro di lei la spagnola Alabau, la britannica Shaw, la cinese Jian e l'incomoda ucraina Malivets (per altro fuori dal giro delle medaglie) si sono date una gran battaglia su un campo di regata con poco evento e qualche onda fastidiosa.
Alla terza strambata con la cinese Jian quinta e Alessandra in beata solitudine davanti a tutte, la sua medaglia era d'oro. Ma c'è stata una decisione dei giudici abbastanza discutibile con la quale la spagnola Alabau, rea di un contatto di tavola sulla britannica, è stata penalizzata, rilanciando di fatto la Jian che nel frattempo aveva scavalcato la Malivets.
La Jian, quarta avrebbe perso l'oro; ma con i punti del terzo posto lo vince, e di un punto soltanto. Un argento che non si può definire amaro perché Alessandra Sensini ha fatto una gara pazzesca, meravigliosa, e vederla festeggiare con la sua claque maremmana all'arrivo è stata un'emozione incredibile. E perché di più Ale non poteva fare proprio nulla. Ma quel giudizio che rilancia la cinese verso la medaglia d'oro sul più bello amareggia: anche perché è un episodio che abbiamo notato troppo spesso in questa Olimpiade per considerarla la solita casualità.
Alessandra è d'argento per il podio ma d'oro per noi: per tutto quello che ha rappresentato per la vela e la tavola italiana e non solo per i successi olimpici. E' stata la sua ultima gara da professionista, a 38 anni lascia da fuoriclasse, da campionessa assoluta. E con questa ultima regata ha dimostrato al mondo che la più forte è lei.
E i giudici non possono farci proprio nulla.
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