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| Un altro albo dei primi anni in cui l' arte in tutte le sue forme è un elemento importante della narrazione. CITAZIONE (lonewolf10 @ 29/7/2013, 07:57) Avendola riletta da poco, ho notato anche che la sceneggiatura qua e là sembra farraginosa, vorrebbe estremizzare il rapporto storia-canzone ma non riesce a farlo in maniera naturale. Niente di grave, però. Si sono d' accordo, anche un po' forzatamente melodrammatica in alcuni frangenti, tipo Johnny che improvvisamente sbotta un "maledetta solitudine" ... Però la rivelazione finale sull' assassino è realmente sconvolgente e per me rivaluta in positivo la storia nel suo complesso. Ostini che poi è comunque è sempre un piacere leggere i suoi testi, a prescindere dal soggetto. 7,5 (davvero bello)
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