| Non voto perché penso sia impossibile - almeno per me - dare una risposta univoca, in quanto ci sono troppe variabili. Vorrei comunque parlare delle testate che conosco, ovvero molto poche.
TEX : l'unico Bonelli che abbia letto fin da bambino, e mi piaceva naturalmente moltissimo. Quanti sacramenti ho tirato ogni volta che la storia non finiva in quel numero ma dovevo aspettare ancora un mese. L'ho abbandonato una quindicina di anni fa, essenzialmente perché mio padre si era stufato di comprarlo. L'ho ripreso recentemente ma l'ho presto abbandonato di nuovo : essendo cresciuto ed avendo nel frattempo approcciato altri fumetti e forme espressive - in particolare manga, graphic novel, cartonati e naturalmente libri su libri - non sopporto più "l' eterno ritorno", il continuo ricominciare da capo : ormai prediligo storie con una continuity stretta e serrata (questo è il motivo per cui ho abbandonato Topolino, anche perché più o meno nello stesso periodo era cominciato a uscire PKNA). Inoltre oggi che "sono grande", non ci ho messo molto a capire che le storie di Tex sono sempre uguali : indiano cattivo che mette in pericolo la pace faticosamente costruita da Tex tra bianchi e indiani ; soldato cattivo che approfitta della sua posizione per sterminare gli indiani e intanto riempirsi le tasche ; ranchero cattivo che vuole appropriarsi con la violenza delle terre di un ranchero buono, di solito amico di vecchia data di Tex ; rapinatore di mezza età molto sadico e molto sanguinario che scorrazza in lungo e in largo finché non arriva Tex ; rapinatore giovane che vorrebbe fare il figo ma in fondo è un bravo ragazzo, e spetta a Tex fargli la predica. Le storie che prediligo sono quelle al di fuori del West : in Messico, a San Francisco con Tom Devlin, nel Grande Nord con Jim Brandon, per non parlare di quello stupendo Gigante che è "Patagonia". Trovo inoltre che, forse per il maggiore spazio a disposizione, siano molto belle le storie dei Maxi Tex, un'avventura unica e piena di colpi di scena in cui anche i personaggi secondari hanno la possibilità di svilupparsi pienamente.
ZAGOR : mai piaciuto, per niente. Essendo un West "fantasy", dove arriva di tutto, dagli alieni ai samurai, non incontra affatto il mio gusto personale. Forse non capisco l'operazione concettuale che c'è dietro, ma mi chiedo : se c'era già Tex, perché fare Zagor ?
DYLAN DOG : non sono mai stato un appassionato di horror, e quindi questa testata non mi ha mai attirato particolarmente. Se trovavo degli albi in giro li leggevo ben volentieri, ma in certi momenti è davvero troppo splatter. Dylan è sicuramente un bel personaggio, e credo che anche chi non abbia mai letto neanche un albo conosca Groucho e le sue battute, ma il mio interesse si ferma lì.
BRAD BARRON : esponente del nuovo corso Bonelli che da alcuni anni a questa parte si è aperto, molto giustamente secondo me, alle miniserie. Tito Faraci, che ho avuto l'onore di avere come insegnante al Master di Scrittura e Storytelling presso la Scuola Holden, ha costruito una storia che volutamente omaggia la fantascienza Anni Cinquanta, con un personaggio "solo contro tutti" che mi somiglia molto e per questo mi piace.
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