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38 - I figli della notte
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38 - I figli della notte, Luglio 1994 - Medda/Mari

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Atlantis Lux
view post Posted on 25/5/2012, 11:11     +1   +1   -1




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Nathan Never n. 38, mensile
I figli della notte

Soggetto e sceneggiatura: Michele Medda
Disegni: Nicola Mari
Copertina: Claudio Castellini

Mina Harker, tornata sulla Terra, inizia a frequentare il Wampyr Ensemble, un gruppo di fan di un cantante virtuale, Tadeusz, guidato dal sinistro Santo. Quando Mina scompare, Lucy Seward ingaggia Nathan Never perché ritrovi l'amica. Le tracce del gruppo rivelano che i ragazzi stanno seguendo la tournée virtuale del cantante, grazie a dei chip pirata. Ma Santo vuole di più: trovare Tadeusz...

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Personalmente ho trovato interessante questo albo, per nulla inutile e scontato. Mentre in Vampyrus era la paura dell'invecchiamento e della morte il leitmotiv della storia qui è quello della vacuità della vita di tutti i giorni, fatta di una progressioni di gesti sempre uguali, che portano verso un fine settimana in cui si è troppo stanchi per fare qualunque cosa. C'è chi si adegua e chi si ribella. Ma anche la ribellione è inutile perché, come scrive Mina, la pochezza di una vita sprecata così è usata come giustificazione per il rancore che si prova verso il mondo.
Così come in Vampyrus, l'impotenza nei confronti dell'inevitabilità del proprio destino crea mostri, e credo sia questo il filo che unisce queste due belle storie.

Come per altri albi mi chiedo se l'avrei apprezzato quando è uscito. Forse no; certe cose cominciano a diventare chiare quando i compleanni superano una certa cifra, e la banalità del mondo -e di chi ci circonda- definitivamente confermata.

Edited by Gabriel_PB - 25/6/2016, 22:05
 
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Sbù!
view post Posted on 25/5/2012, 11:39     +1   -1




CITAZIONE (Atlantis Lux @ 25/5/2012, 12:11) 
Come per altri albi mi chiedo se l'avrei apprezzato quando è uscito. Forse no; certe cose cominciano a diventare chiare quando i compleanni superano una certa cifra, e la banalità del mondo -e di chi ci circonda- definitivamente confermata.

;)
 
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USS Voyager
view post Posted on 10/6/2012, 17:33     +1   -1




Se "I figli della notte" è il sequel - soltanto pure a livello "affettivo" - di Vampyrus, io affermo senz'ombra di dubbio di essere la reincarnazione di Napoleone Bonaparte :blink: ! Scherzi a parte, quest'albo trasuda demagogia spicciola da ogni singolo balloon e non trasmette NULLA - se non fastidio e irritazione :sick: - dalla prima, all'ultima vignetta. Del resto, dopo circa tre anni di ottime avventure, una stupidata ogni tanto può pure starci e quest'albo lo dimostra in pieno. Unica curiosità "degna di nota", il simpatico "Alfred", teschio-robot volante di Tadeusz che è un omaggio ad uno dei personaggi che s'incontravano nelle strisce umoristiche di Scheletrino (credo si chiamasse Zio Boris, ma non sono sicuro, ed era proprio un teschio volante con il cilindro :lol: ), spassosissimo personaggio pubblicato - a cura del suo creatore Alfredo Castelli ;) - in appendice ai fumetti di Diabolik, tanto tanto tempo fa :rolleyes: ... E se in un albo di oltre 100 pagine, questo è l'UNICO aspetto degno di nota, ho detto tutto, MONDO CADAVERE :wacko: !!! Quanto ai disegni, Nicola Mari si è sinceramente impegnato in ogni modo, pur di peggiorare il suo già non proprio eccelso tratto, propinando una serie di scarabocchi davvero incredibili :( :( :cry: . Storia proprio da dimenticare e pure in fretta :angry: !

Per i "giovinetti" come il sottoscritto, riporto la copertina dell'albo - pubblicato dopo parecchi anni dalle strip originali - che raccoglie le simpaticissime disavventure di Scheletrino:

 
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Atlantis Lux
view post Posted on 11/6/2012, 13:27     +1   -1




Quest'albo è piaciuto solo a me! :lol:
 
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USS Voyager
view post Posted on 13/6/2012, 12:59     +1   -1




CITAZIONE (Atlantis Lux @ 11/6/2012, 14:27) 
Quest'albo è piaciuto solo a me! :lol:

Carissima Atlantis Lux, come già ti ho scritto altrove, il mondo è bello perchè vario e ricco di molteplici sfumature di colore ;) . A te, giustamente, l'albo in questione trasmette sensazioni positive, ad altri - come il sottoscritto - le trasmette un po' meno gradevoli. Ciascuno ne interpreta a piacere le proprie chiavi di lettura e lo inquadra in un modo piuttosto che in un altro. Ciò non toglie che, indipendentemente dal gradimento d'un albo o meno, il nostro adorato Nathan Never resti sempre in cima le nostre preferenze e le nostre passioni :) .
 
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view post Posted on 17/9/2012, 15:35     +1   -1
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Abitante del Settimo Livello

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Può il seguito di un albo che non mi è particolarmente piaciuto, risultare tanto avvincente e profondo da sfiorare le vette del capolavoro?

Si, può. Se l’albo in questione, protagonisti a parte, si discosta pienamente dal predecessore, richiamandolo allo stesso tempo in un virtuale corto circuito.

Medda scrive non una storia di Nathan Never, ma la storia definitiva di ogni autore, non solo di fumetti ma di qualsiasi opera di fiction e/o di intrattenimento.
Nessuno inventa niente, nessuno ha mai inventato niente e nessuno mai inventerà niente. Tutto quello che è stato scritto o verrà scritto è il frutto di un cocktail di cose già viste.
Il punto di vista di chi quelle cose le ha assimilate per poi rielaborarle.
La verità che tutti sappiamo (e che spesso non vogliamo ammettere).
A volte il gioco riesce bene (l’orrore sopra di noi), altre decisamente male (la sopra citata vampyrus).

Il personaggio di Santo poi rappresenta il fan sfegatato, quello che trasforma la propria passione in ossessione, tanto da esserne divorato e di vedere in una “semplice” canzone ciò che lui vuole vedere.

Si chiude l’albo con una sorta di inquietudine perché forse c’è un Santo dentro ognuno di noi.
Questa stessa recensione potrebbe essere un enorme delirio frutto della mia passione per Nathan, diventata inconsapevolmente ossessione che mi fa vedere in questa storia quello che io voglio vedere.
 
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Atlantis Lux
view post Posted on 17/9/2012, 16:44     +1   -1




CITAZIONE (harlan1982 @ 17/9/2012, 16:35) 
Questa stessa recensione potrebbe essere un enorme delirio frutto della mia passione per Nathan, diventata inconsapevolmente ossessione che mi fa vedere in questa storia quello che io voglio vedere.

Forse, ma io quoto lo stesso tutto quello che hai scritto :si:
 
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view post Posted on 15/2/2013, 08:33     +1   -1
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nemon760
view post Posted on 25/2/2013, 08:24     +1   -1




Un albo che ha molti piu' piani di lettura di quanto si pensa.
Medda riesce , al solito, ad intarsiare una sua riflessione dentro la storia portante.

Nonostante questo, lo ricordo come un po' meno scorrevole, e forse un po' troppo forzato su certi aspetti.

Mari ( :wub: ) non nei suoi momenti migliori...

Tutto sommato un 7 lo prende comunque. :si:
 
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view post Posted on 25/2/2013, 12:36     +1   -1
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Medda e Mari non possono prendere meno di 8... benchè meno riuscito di altri numeri, ce n'è abbastanza per sbaragliarne un bel po' :si:
 
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view post Posted on 26/2/2013, 09:33     +1   -1
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Io la ricordo come una prosecuzione dell'albo Vampyrus di cui si poteva fare anche a meno.
C'è Mari ai disegni, garanzia di :wub: da parte mia, quindi assegnerò un 8 sulla fiducia.
 
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view post Posted on 26/2/2013, 19:36     +1   -1
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voto 6/7, mi era piaciuto, anche se è un albo che mi ha sempre dato un'impressione strana, e cioè di un Medda che si piaceva così tanto nello scrivere che poteva scrivere qualsiasi cosa... ^_^ . Non so, un pò come certe partite del Barcellona..
Mari super.
magari però lo rileggo :mmm:
 
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Sasquatch
view post Posted on 17/12/2015, 10:54     +1   -1




Bella la finestra ri-aperta (anche ne "Il monolito nero") su un particolare aspetto della società moderna (ma anche "passata" e ovviamente futura) che crea idoli da seguire e adorare.
Il momento che più mi ha colpito è stato quando si fa la conoscenza di Tadeusz
SPOILER (click to view)
quello in carne e ossa

Voto: 8
 
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view post Posted on 2/4/2016, 00:06     +1   -1
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Mister Alfa

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Mi era piaciuto Vampyrus, ma questo seguito è anche meglio ... e ancor di più impregnato di uno spirito "dylaniano" (anche se Medda ha il suo stile ben preciso naturalmente). Come nel DD di Sclavi si parla dell' orrore della normalità, e le canzoni di Tadeusz accompagnano il testo alla maniera di certe sue filastrocche. Molto belle le "pagine nere" con le storie di morte che accomunano i membri del club dei vampiri.
La presenza di Nathan è impalpabile, la sua indagine quasi inutile nell' economia della storia, ma davvero non importa.
Mi pare che qui per la prima volta si parli di "rete" in NN. Evidentemente (siamo nel 1994) la novità faceva capolino nelle storie.

Mari comincia (già !) a dare i primi segni di cedimento ...

P.S. Medda si diverte a chiamare un personaggio Ivan Pushground (Calcaterra) ^_^

7,5
 
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view post Posted on 9/7/2018, 16:05     +1   -1
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Agente Alfa

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Bella storia, ma a tratti l'ho trovata un po' pretenziosa.
Voto 7.
 
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