14 - Terra bruciata, Luglio 1992 - Medda/Esposito Bros

Periodicità: mensile
TERRA BRUCIATA
Uscita: 01/07/1992
Soggetto e sceneggiatura: Michele Medda
Disegni: Nando e Denisio Esposito (Esposito Bros.)
Copertina: Claudio Castellini

Precipitato nel Territorio (una vasta area desertica in parte contaminata da letali radiazioni) con il suo flyer, Nathan Never viene soccorso dagli abitanti di una valle nascosta e accolto nella casa di Jake e Marian Heflin, e dal loro figlio Joey. La valle, chiamata Cielo Verde, si stende su un'area fertilissima con un sottosuolo ricco di petrolio, che fa gola al sinistro signor King...



Terra bruciata è l'inizio di una nuova storia doppia del nostro. Nathan, in vacanza dall'Agenzia, decide di noleggiare un flyer per un bel giro turistico, ma quest'ultimo ha un guasto mentre sorvola il "Territorio" (che noi lettori scopriamo appieno per la prima volta ), immensa landa desolata e per il povero Agente Alfa cominciano i guai (gli eroi, del resto, non vanno mai davvero in "vacanza"). Prima parte introduttiva sul "Territorio" - appunto - e sugli insediamenti urbani non autorizzati che vi sono ospitati (sempre utilissimo, all'uopo, il contributo ad inizio albo del City News ). Conosciamo, inoltre, la simpaticissima comunità agreste di Cielo Verde (che ricordi, mai più apparsa in futuro) che si prende, inizialmente, cura di un Nathan debilitato dalla permanenza nel deserto radioattivo, dei mostruosi Centozampe, giganteschi insetti mutati che vivono nel sottosuolo, salvo scaturirne fuori se attirati da rumori in superficie e dei pericolosissimi bikers (citati, la prima volta, nella rubrica Il Mondo di Nathan Never dell'albo n. 6, quando si racconta che i convogli dei treni magnetici che attraversano il "Territorio", appunto, sono spesso preda di questi banditi motorizzati) che hanno deciso di schierarsi dalla parte dello spietato affarista King, alla costante ricerca di nuovi pozzi di petrolio. Sorta di western "post-apocalittico", si lascia leggere senza suscitare particolari emozioni (almeno, secondo me). Complici, senza dubbio, pure i mediocri disegni realizzati in questo caso dagli Esposito Bros .

Edited by lonewolf10 - 14/6/2016, 22:16

come al solito valuto la storia nel complesso e voto 7. gli esposito mi mancano.

Ricordo che era estate... e lessi questa storia che faceva caldo...
La prima sequenza, assieme alla copertina, mi emozionò moltissimo! Sarà che l'estate aiutò l'empatia!

Ammetto che non è una delle migliori storie dell'inizio neveriano, ma è solida, presenta ambientazioni splendide, e il coinvolgimento è il massimo! Ci sono delle chicche non da poco...
Inoltre ricordo benissimo la smania per leggere il numero successivo... che significa che questa prima parte aveva colpito nel segno.

Gli Esposito mi piacquero assai...

Direi che alla doppia darei un 7,5.. ma la prima parte la ricordo con più gusto... strano...

Quindi qui voto 8.

E' la storia di Cielo Verde, un posto in cui nathan non è mai più tornato. Comincia a delinearsi meglio la vita oltre la città, soprattutto nel territorio. La ricordo sempre con piacere. 9 pieno!

Primo albo di una "doppia" che permette al lettore di conoscere un pò di geografia neveriana (e mi domando: esistono le Nazioni nel mondo neveriano così come le conosciamo noi oggi?)
Scenari post-apocalittici e mostri sotterranei in contrapposizione all'Oasi: uno spot anti-tecnologico ed ecologico.
Carino.
Voto: 6+

Caspita! Non immaginavo una situazione del genere... grazie del contributo!