8 - Uomini ombra, Gennaio 1992 - Serra/Mari

Periodicità: mensile
UOMINI OMBRA
Uscita: 01/01/1992
Soggetto e sceneggiatura: Antonio Serra
Disegni: Nicola Mari
Copertina: Claudio Castellini

Nathan Never riesce a sfuggire agli uomini della Fratellanza Ombra, grazie all'aiuto di una comunità di "uomini-bambini" guidata da Bill e Sony. Ma per sfuggire agli sgherri di Skotos e ai misteriosi Uomini Ombra e portare in salvo Byrne e June (che inizia ad accusare un inspiegabile malore), Nathan deve affrontare il terribile Big Sam...


Parlano di Omega sul topic apposito si è arrivati a citare questa mitica doppia...ho voluto fare la mia personale operazione nostalgia e ho riletto quetsa storia che pur essendo una delle mie preferite non rileggevo da molti anni.

Beh quasi perfetta, quasi un capolavoro. E per citare Nemon spessore da vendere.

Un agenzia Alfa appena nata,una delle prime missioni in cui Nathan si dimostra un agente speciale straordinario ( e Reiser lo riconosce apertamente) una drammaticità che aleggia sul tutta l'avventura e anche e soprattutto sulle parti di azione.

Fantascienza che si nota più in questa storia...che in altre più recenti.
L'inizio dell'epopea degli Uomini Ombra, Skostos e suo figlio, a capo di una gang criminale segreta enorme...Arsitotele finto profeta, avversario potente e carismatico ma NON onnipotente.

Ho avuto le stesse impressioni di allora e ci ho colto ancora qualcosa in più in questa doppia...quasi il vero inizio della serie.

la vecchia auto di nathan, il vecchio palazzo, Reiser, la vecchia tuta...

Operazione nostalgia.

Senza nulla togliere a Omega che mi è piaciuto, per questa storia darei il massimo dei voti.

Ho colto qualcosa di questa doppia ..qualche atmosfera, nei numeri precedenti a Omega del NINO, non saprei, ma forse è stato il già citato effetto nostalgia che probabilmente ha avvertito anche Serra, nello scrivere.

Viva Nathan Never ( e viva Antonio Serra, soggetto e sceneggiatura)

Edited by lonewolf10 - 14/6/2016, 22:12

letto i vostri ultimi commenti.... il pathos di questa storia è innegabile. E' il merito spetta senza dubbio a Nicola Mari. Uno stile diverso il suo che molto spesso gli veniva criticato. Come se la fantascienza debba essere terreno solo per disegnatori iper realistici.

Però... però che storia incredibile. Penso a quando la lessi la prima volta. Ebbi la fortuna di comprarmi i primi cinquanta numeri in due blocchi distinti. Lessi i primi quindici numeri e poi riuscii a comprarmi i restanti in una bancarella. Questa storia, quando la si legge cronologicamente, acquista anche più valore, ci si accorge come nei primi numeri di Nathan gli autori abbiamo deciso di fare un fumetto colto e non solo un'opera commerciale dedicata alla fantascienza.

Non dimenticherò mai le cupe atmosfere di hell's island come non dimenticherò mai i pensieri di Nathan... quelle riflessioni sulla vita e sul suo lavoro che, quando lessi i due albi, mi catapultarono in un modo diverso di lettura a fumetti, io che ero così abituato alle storie di Tex e Zagor dove l'eroe mena e ha ragione.

Questa storia doppia si avvicina alla poetica di sclaviana del fumetto e non è un caso che Nicola Mari sia entrato nello staff di Dylan Dog e spero sempre in un suo ritorno, con una storia in bianco e nero stavolta.

Capolavoro anche questo, in testi e disegni. Si passa agilmente dall'action all'introspettivo senza che il lettore senta lo stacco. Gli uomini ombra qui sembrano un po' stereotipati, ma cresceranno... oh, se cresceranno

Capolavoro anche qui.
Un mondo, quello di NN, che cominciava a uscir fuori.
Che ricordi, me lo leggo almeno una volta all'anno!!!

ma infatti per me il vero NN inizia da questa doppia, dall'1 al 6 è un prologo più che altro.